Il Ponte lo storico giornale di politica ed approfondimenti ritorna tra i nostri lettori. In questa prima fase vedremo il giornale cartaceo apparire ogni 15 giorni in formato ridotto, ma non per questo meno tagliente di prima. Al giornale, che avrà anche una diffusione online quotidiana, sarà affiancata una televisione attraverso il web, insomma, uno spazio dedicato alla TV. Vedrete in giro per le città il nostro direttore editoriale Arturo Andolina accompagnato da un cameraman intervistare i cittadini, i quali saranno chiamati ad esprimere commenti sulla politica locale, regionale e nazionale, sul modo di governare dei sindaci del momento, su come il cittadino vorrebbe vedere l’amministrazione della città. In un certo senso faremo in modo che la voce del cittadino entri all’interno delle istituzioni, per tentare di migliorarne la gestione. Come si suol dire “un occhio sempre vigile ed attento” sulla conduzione della cosa pubblica. Intanto qui a Melilli è iniziata la querelle inerente la sfiducia del sindaco Pippo Cannata da parte del suo stesso gruppo di appartenenza, gruppo che ha già annunciato l’uscita dalla maggioranza, ed ha fatto sapere di una presentazione di mozione di sfiducia nei confronti dello stesso Cannata, oggi rimesso in sella dalla magistratura. Il Cannata pare non abbia mai smesso, nonostante la sospensione da sindaco appioppatagli conseguentemente alla condanna di 4 mesi dalla legge Severino, di condizionare i vari dirigenti del comune sulle scelte amministrative, partecipando, egli stesso, nonostante la sospensione, a riunioni tecniche interne. In un certo senso il buon Cannata ha ritenuto di poter ancora esercitare il comando di padrone del “pastificio” all’interno del comune fino a quando l’ultimo assessore, la dottoressa Mara Nicotra, nominata dal facente funzione Corrado Mascali, ha inteso portare legalità all’interno del palazzo, vietando allo stesso Cannata di partecipare a riunioni tecniche all’interno delle stanze del comune. Infatti, fin dal suo insediamento, la Nicotra pretese che Cannata, in quanto sospeso, venisse allontanato dalle riunioni interne minacciando di chiamare i Carabinieri. Su quest’ultima querelle si presuppone che si sia insinuato l’astio del Cannata nei confronti della dott.ssa Mara Nicotra. A suo modo di dire e pensare, la Nicotra non si sarebbe dovuta permettere di far allontanare dal palazzo di “vetro” il sindaco sospeso. Da qui la scelta del Cannata dell’azzeramento della giunta nello stesso momento in cui metteva piede nel palazzo di città, subito dopo il reintegro. Il buon Cannata azzerando la giunta, completò la sua vendetta, ma non aveva pensato, però, che si era nello stesso tempo legato le mani, in quanto così facendo non avrebbe potuto compiere nessun atto amministrativo nei confronti della città, ed allora? … novella mosca cocchiera decide di nominare un’altra giunta chiamando come assessori Massimo Magnano, Angelo Magnano e Salvo Midolo, tutti appartenenti alla maggioranza dell’onorevole Sorbello, inserendo tra questi anche una donna: Daniela Ternullo per rispettare la parità di genere. Evidentemente tutto questo, dall’azzeramento della giunta alla ricomposizione della stessa, secondo il “lungimirante” Cannata, veniva consumato, proprio alle spalle dell’onorevole Sorbello. Ma i tre invitati a far parte della giunta (i due Magnano e Salvo Midolo), non sentendo il bisogno di tradire Sorbello, hanno elegantemente rinunciato, della serie “ringraziamo il dottore e andiamo avanti”, e di fatto, rinunciando, hanno aperto una crisi che porterà tra qualche settimana alla sfiducia di Pippo Cannata ed all’arrivo di un commissario regionale che accompagnerà la cittadina melillese a nuove elezioni che dovrebbero tenersi nel maggio del 2016.

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