Cento quattro anni dopo è stata celebrata una Messa nella chiesa di San Pietro sita in Ortigia, posta quasi difronte alla chiesa di San Pietro al Carmine.
Questa di San Pietro è chiesa cristiana più antica della nostra cattedrale,infatti risale all’anno 326 dopo Cristo che una costruzione venne pensata, progettata ed edificata quale luogo per il culto dei cristiani.
Fu il Vescovo Germano,appartenente ad una famiglia molto facoltosa della Città, che fece costruire in Ortigia due chiese, una dedicata a San Paolo l’altra dedicata a San Pietro.
Si son dette messe a San Pietro fino al 30 Maggio1914 quando venne requisita dal Regno per esigenze militari.
Smilitarizzata,la costruzione venne adibita a vari usi,da ultimo a sede dell’ASAM dove abbiamo avuto la fortuna di godere dei concerti di pianisti e violinisti di fama internazionale ( a questo punto e’ d’obbligo pensare con gratitudine all’avvocato Mario Filliolei che per oltre venti anni fu presidente dell’ASAM).
Nei decenni per l’interessamento di grandi siracusani –è ancora d’obbligo ricordare il prof. Santi Agnello – la chiesetta è stata restaurata nella sua pianta originale con la messa a nudo delle sue mura antiche.
La chiesa è bella e semplice ed austera; il Vescovo Germano doveva essere un’asceta perché è luogo ideale per ritrovare sé stessi ed aprirsi alla meditazione .
Il giovane parroco di San Pietro al Carmine, don Guido Scollo,nella cui competenza ricade la chiesetta di San Pietro,l’ha voluta riaprire al culto.
Si è rivolto ai fedeli per le spese necessarie.
Le offerte non sono mancate.
L’arch. Bovelacci ha costruito con le sue mani l’altare; ha lavorato su vecchi pezzi di ulivo stagionato e ne ha fatto un santo oggetto che si innerva perfetto nella preziosità della semplicità della chiesetta.
Semplicità di altare cui si è ispirato il nostro Arcivescovo nella sua omelia perché ha inteso celebrare dopo cento quattro anni la prima Messa nella chiesa più antica della città e della intera diocesi.
La semplicità ha detto il Presule è gradita a Dio che la ama quando la si incontra con la umiltà .
E’ stato commovente il momento della consacrazione dell’altare; dopo la benedizione dell’Arcivescovo, pie donne subito lo hanno adornato con tovaglie ricamate e lo hanno attorniato di fiori.
E’ una chiesa da visitare; lì c’è la vera natura di una Città dalle radici cristiane e che nella semplicità ed umiltà sa creare il bello .
Avviso sacro: tutte le domeniche vi sarà celebrata la S.Messa alle 18,30.
Titta Rizza
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