I ragazzi delle nostre scuole sono da sempre il fermento della società.
In 32 città italiane ieri ci sono state dimostrazioni dei nostri studenti per la Palestina.
In queste manifestazioni si insinuano, come ieri a Torino, i così detti gruppi sociali, non numerosi nuclei che trasformano cortei pacifici in gruppi di guerra che impongono le manganellate della Polizia con contusi e feriti.
Ma ciò non toglie che c’è fermento fra i nostri ragazzi che intendono scuotere le coscienze dei loro padri per le morti giornaliere di inermi civili principalmente di piccoli bambini che invece di carezze e caramelle si vedono arrivare addosso bombe che li feriscono e quasi sempre a morte.
E’ tollerabile che ogni giorno i telegiornali ci comunichino diecine e diecine di morti causati da bombardamenti israeliani su palazzi di abitazioni, su scuole e su ospedali.
La Storia la fanno i vincitori, ma ciò non toglie che la coscienza civile della gente ancor oggi si ribella ai bombardamenti tedeschi su Londra e a quelli americani su la Germania con la distruzione di intere città con vittime quasi esclusivamente di donne e bambini perché tutti i maschi erano stati costretti ad andare al fronte di guerra.
Alcuni autorevoli commentatori israeliani fra i quali il prof. Idan Landau dell’Università di Tel Aviv in una intervista all’Osservatore Romano, ,dicono che siffatti bombardamenti sono l’inizio della operazione denominata Generals’Plan che ha lo scopo di svuotare di cittadini palestinesi la parte Nord della Striscia di Gaza ,che poi va annessa di fatto allo Stato di Israelecon grande gioia dei coloni israeliani.
Già oggi una popolazione di quattrocentomila abitanti della zona nord si è ridotta a centomila e presto – questo è il timore del prof. Landau – riceveranno daTel Aviv l’ultimatum di lasciare il territorio.
Come finirà?. E chi può dirlo; Trump è ancora un’incognita ; le popolazioni americane di origine palestinese ed araba l’hanno votato in contrasto alla politica di Biden che non saputo fermare Nethanyahu ; li deluderà?
E la Von dei Leyen potrà e vorrà far sentire la voce dei ragazzi europei che protestano per le morti di Gaza e del Libano?
Titta Rizza
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