Nel processo sugli appalti pilotati a Melilli, si sta per arrivare al dunque, prova ne è che, man mano che il processo è andato avanti sono caduti quasi tutti i capi di accusa contro gli altri imputati correi.
Alla luce dei nuovi fatti accaduti ed a seguito della denuncia di un ex Assessore del Comune di Melilli , che chiamato a testimoniare dall’accusa, è venuto fuori che, le accuse fatte dallo stesso riguardavano dinieghi e quindi favoreggiamenti in appalti sul trasporto di acqua nelle zone carenti. Nel corso del dibattimento in aula si è scoperto invece, che la ditta aveva vinto la gara d’appalto, risultando così, tutto regolare, costringendo peraltro l’ex Assessore a modificare le sue affermazioni in quanto, tale circostanza è risultata priva di fondamento.
Adesso il Processo ha preso un altra strada, il processo vede come unico imputato il Sindaco, cosa assurda è anomala, che sicuramente nel corso prossimi dibattimenti non potrà che uscirne pulito come del resto ha sempre sostenuto.
Nel corso dell’udienza, secondo quanto fatto sapere dal collegio difensivo del sindaco, è emerso un altro particolare, legato ad una serie di esposti contro l’amministrazione, che si riteneva fossero stati firmati dallo stesso ex assessore, che disconoscendo quegli esposti, spiega l’avvocato Francesco Favi, difensore del sindaco di Melilli -in quanti non firmati da lui- , tornano ad essere diventati anonimi.
L’udienza è stata aggiornata ma sotto processo, con il giudizio immediato, è rimasto solo il sindaco mentre per quanto riguarda le altre persone finite nell’inchiesta si è ancora ben lontani dalla conclusione delle indagini. Sentito il Sindaco Giuseppe Carta sulla vicenda ci ha dichiarato:
“Non desidero fare commenti sul mio processo, ho assoluta fiducia nei giudici e nel tribunale di Siracusa. Spero di poter dimostrare la mia innocenza in tempi brevi e di tornare a fare il lavoro per il quale sono stato eletto dai miei concittadini”
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