Sappiamo tutti che in campo politico l’invidia è spesso malcelata. E’ usata come accusa dispregiativa nel momento in cui si è coniata la famosa categoria dei “rosiconi”. In quasi tutti i partiti da anni si sta assistendo a dispute che, apparentemente, vengono ammantate da motivazioni ideali e ideologiche ma che capiamo essere frutto di invidia. Spesso è in atto una diatriba fra un leader riconosciuto e uno o più competitor che affermano di essere tali per motivi nobili e ideali, ma che noi riconosciamo essere erosi dalla invidia. A sua volta il leader o peggio ancora se esistono più leader, questi gioco forza diventano i custodi di verità e invidiosi della visibilità che gli altri stanno acquisendo e cercano, per questo, di denigrare e contrastare. Infatti, non siamo riusciti a capire del perché sotto le feste natalizie i “rosiconi” del movimento “La Svolta” hanno deciso di mettere in piazza la probabile ispezione che sarà fatta verso l’amministrazione melillese, attuale, cercando di far capire ai più che qualcosa di losco questa amministrazione ha compiuto. Intanto vorremmo capire chi è il portavoce del movimento politico locale della “La Svolta”, visto che all’interno vi sono i vari Annino, Pecora, La Rosa, la stessa CGIL. Perché non si ha avuto il coraggio di firmare i vari comunicati e invece si ci cela dietro lo pseudonimo “la Svolta”? Perché non aspettare l’arrivo del funzionario della regione per dare notizia di eventuali reati commessi, se si sono consumati e discutere eventualmente a reato accertato? Purtroppo, l’invidia ha questa forza, quella spesso di parlare del nulla.
Di seguito pubblichiamo i due comunicati: l’attacco della “Svolta” e la risposta del sindaco di Melilli a difesa dell’amministrazione. Buona lettura.
Babbo Natale arriva in anticipo a Melilli!
E porta in dono la risposta alla Interrogazione n. 349 presentata il 3 agosto 2018 dall’on. Giorgio Pasqua, per sollecitare l’Assessore alle Autonomie Locali affinché fosse disposta apposita ispezione presso il Comune di Melilli, per verificare le irregolarità amministrative segnalate.
C’è da essere orgogliosi ancora una volta della Amministrazione Carta. Quella Amministrazione Carta che lo scorso agosto metteva alla porta la dott.ssa Torella, allora Segretario Comunale. Perché la licenziava? Forse perché la dott.ssa Torella svolgeva il suo lavoro. La dott.ssa Torella aveva redatto verbali nei quali sosteneva che molti degli atti esaminati erano affetti da vizi di legittimità e che aveva riscontrato gravi e ripetute violazioni di legge. Il merito, si sa, va premiato … con un licenziamento.
E se la canzone recita Santa Claus is coming to town (Babbo Natale sta per arrivare in città), a Melilli nei prossimi giorni arriverà l’ispettore designato con D.D.G. 323 per verificare quanto affermato dalla ex Segretario Comunale d.ssa Torella nei verbali dei Controlli successivi interni del 31 luglio e del 2 agosto scorsi.
Speriamo che non si fermi da Natale a Santo Stefano. Incrociamo le dita perché non gli facciano fare il botto a Capodanno. Facciamo gli scongiuri perché la Befana non se la porti via sulla scopa.
Insomma: che lo si lasci lavorare senza ingerenze interne ed esterne è ciò che si augura La Svolta, per il bene del paese.
Come al solito l’amministrazione Carta tace!
Santa Claus is coming to town He’s making a list. He’s checking it twice; He’s gonna find out who’s naughty or nice. Santa Claus is coming to town.
Serene feste a tutti!
Risposta Natalizia al movimento “La Svolta” da parte del sindaco Carta
Lo Spirito del Natale…
E come nella favola “A Christmas Carol” Charles Dickens evocava lo spirito del Natale per convertire l’avido Ebenezer Scrooge, così a Melilli lo spirito del Natale ridesta ricordi e illumina le menti, per farci diventare tutti migliori.
Lo spirito del Natale Passato ci porta indietro nel tempo, quando le pecorelle, tutt’altro che smarrite, come lupi arraffavano e spartivano avidamente il foraggio, col consenso del gregge e del buon pastore. E del loro cane che li guidava verso distese erbose, la cui progenie, ahimè, ne ha sacrificato la verginità.
Poi giungerà lo spirito del Natale presente con una storia semplice, quella di un pirata che non potendo più fare razzie nella sua città è passato ai porti, ma scoperto, adesso, rimane confinato senza infamia e senza lode aspettando che l’oblio copra le sue colpe.
E che spirito curioso quello del Natale presente, che volge a Pasqua inaspettatamente, che non è di risurrezione, ma di inciuci con chi del pentacolo pare essere il padrone. Ed invece di avere a cuore le sorti della propria contrada, che per via dell’immondizia, forse, sarà commissariata, tace ed acconsente, non volendo urtare l’amico di sempre. Ed allora che fa? Si erge a paladino della onestà altrove, per far da sponda, a chi? Forse questo ed altro ancora ce lo svelerà lo Spirito del Natale futuro…
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