Finalmente, dopo quasi 2 mesi di “prigione”, dal 6 di settembre a stamane, il Blog de “Il Ponte web” è stato liberato da parte della procura di Siracusa, la quale ha ammesso di aver commesso un grosso errore, di cui ancora non ne conosciamo la ragione.

Mi chiedo perché il mio blog ha subito un sequestro preventivo?Perché quando è stato deciso di chiudere il sito non mi è stato comunicato?

Perché? Perché? Perché?

Non sono riuscito ancora a capire il motivo di tale provvedimento. Ma so’ da dove origina il problema, so’ a chi ho dato fastidio, so’ chi voleva chiudermi la bocca ma non ci è riuscito.

Ringrazio vivamente il mio avvocato Angela Passarello per la difesa che ha consentito dissequestro del sito,  consentendoci di ricominciare a comunicare con i miei lettori.

La storia che vi sto per raccontare risale a prima delle elezioni comunali di Melilli, esattamente al 2015, quando in quelle poche riflessioni, in quelle poche pagine dedicate al Sindaco di Melilli del tempo, Pippo Cannata,  non ebbi ad  affermare niente di sconcertante, ma solo cercato di rendere pubblico quello che veniva consumato privatamente, che, poi, di privato non aveva nulla.

Riflessioni come: “Meglio Cetto La Qualunque che Cannata”.

Oppure: “Uomini, uminichhi e quaquaraqua” … di “Sciasciana” memoria.

Sarebbe  bastato che il Cannata si fosse autocollocato fra gli “uomini” e non sarebbe successo proprio nulla. Invece, tutto ciò gli ha dato fastidio. E mi querela.

Sarebbe bastato anche che Cannata si fosse confrontato e che avesse richiesto il diritto di replica per non succedere nulla.

Ma  la cosa più strana è che ancora la fase delle indagini non è per niente conclusa, ma nonostante ciò, ci avevano oscurato, erroneamente, il sito.

Cari lettori, i “Miei” erano pensieri illegali o domande legittime?

E’ vero! Ho un brutto vizio, lo ammetto! Sento continuamente il bisogno di andare a ricercare la causa dei problemi.

Se in Italia c’è la disoccupazione al 12,6% , mi chiedo il perché? 

Se il formaggio fatto in Grecia costa meno di quello che fanno a 15 km da casa mia, mi chiedo il perché?

Se il PD dice da anni di voler fare la legge sul conflitto d’interessi e poi non la fa, mi chiedo il perché?

Se i partiti vogliono privatizzare l’acqua nonostante il referendum del 2011, mi chiedo il perché?

Se esistono i terroristi, mi chiedo il perché?

Se esiste l’immigrazione, mi chiedo il perché?

Se esiste tanta disoccupazione a Melilli nonostante il petrolchimico, mi chiedo il perché?

Se a Melilli e nel quadrilatero della morte esiste tanto inquinamento, nonostante siano stati stanziati 100 milioni delle vecchie lire per il piano di risanamento regionale ambientale, mi chiedo il perché non è mai partito!

Se c’è stata contaminazione di benzene nei pozzi di Città Giardino, mi chiedo il perché non ha pagato nessuno!

Se esiste l’inquinamento industriale e urbano ed i Sindaci non intervengono mi chiedo il perché di questo silenzio assordante!

Se esiste dal 2008 un Accordo di programma che prevede la riconversione e la bonifica della rada, mi viene di chiedere all’ex ministro all’Ambiente Prestigiacomo  (Forza Italia) dove sono finiti quei famosi 750 milioni di euro, visto e considerato che un intervento non è stato mai realizzato nel siracusano! Continuo a chiedermi perché?

Se a Melilli esistono tante discariche e alcune di esse non dovrebbero esserci, sapendo pure  chi ci sta dietro, continuo a chiedermi perché?

Se a Melilli ci sono stati brogli elettorali da noi denunciati con largo anticipo, mi chiedo ancora perché?

Ora, se tutte queste domande scatenano la chiusura del mio blog, allora significa o che non siamo liberi, o che siamo oltre il regime? E se avessi chiesto: “Di chi è la proprietà della moneta all’atto dell’emissione”? allora, cosa sarebbe successo?

Ho sempre sognato di poter vivere la mia vita nella mia Sicilia. Di poter avere dei figli e farli crescere dove sono cresciuto io. Di trasmettergli i valori che mia madre e mio padre mi hanno trasmesso, cioè quelli de“Il valore della verità e del dubbio”.

Ogni mia energia è rivolta all’obiettivo di poter consegnare ai miei figli e ai miei nipotini un mondo nel quale poter dire la verità. Dove poter esprimere il proprio dubbio. Dove criticare, pensare, riflettere siano azioni vive. Azioni quotidiane ritenute necessarie e non azioni proibite. O, peggio, azioni da condannare.

Dove l’ipocrisia venga trattata per ciò che è : viltà.

Dove la manipolazione dell’informazione in malafede venga punita. Dove il giornalismo sia raccontare i fatti, non il creare una squadra per difendere il potere. Dove i giornalisti siano cani da guardia della democrazia, non scendiletto del potere.

Dove i giovani possano percepire la possibilità di intravedere un futuro e non essere costretti a crearsi fotomontaggi e  schermate tendenziosi nel corso del film della loro vita.

Vorrei che quando scriveranno qualcosa gli sia chiesta una spiegazione se lo scritto non risulti chiaro o non si sia capito bene il senso.

Vorrei che i miei figli vivessero in un mondo dove non ci fossero editori e scrittori senza scrupoli, disposti ad uccidere pur di ricevere un miserabile click, che vale meno di 5 centesimi.

Vorrei che l’informazione non fosse nelle salde mani di partiti e banche,  un sistema criminale.

Ma purtroppo la strada da percorrere per raggiungere un mondo così è ancora lunga. Perché in Italia, figurarsi a Melilli, l’ipocrisia la fa da padrona e non c’è spazio per la verità e nemmeno per il dubbio.

Ed è tutto questo che determina le reazioni scomposte, disordinate e volgari ai miei post su questa pagina?

Finalmente ritornati liberi, liberi di far sentire la nostra, il nostro pensiero, ci occuperemo ancora di politica, di inquinamento, di morti per cancro, di tutela della nostra salute ed, ancora saremo presenti per ridare voce ai più deboli. Buona lettura.

Commenti

commenti

Scrivi

La tua email non sarà pubblicata