Ieri sera consiglio comunale a Melilli, 14 consiglieri presenti in seconda convocazione, nei banchi del consiglio comunale erano seduti consiglieri delle due coalizioni ed hanno trattato e votato all’unanimità senza distinzione tra maggioranza e opposizione, già non si scornavano prima, figuriamoci adesso. I punti all’ordine del giorno, sicuramente importanti, ma rispetto alla bufera abbattutasi contro il comune di Melilli in conseguenza degli arresti sull’affaire CISMA, non è stata spesa neanche una parola.

Ad onor del vero il consigliere Annino tra i punti preliminari ha tentato di ricordare come egli aveva richiesto alla presidenza del consiglio comunale, la possibilità di poter aver dedicato una sessione di consiglio per la CISMA, il presidente del consiglio facente funzione Giuseppe Marchese, con eleganza,  driblando la questione ha dichiarato, che rimetterà l’osservazione dell’Annino al presidente del consiglio comunale Ercole Gallo, al momento assente per impegni di lavoro.

Tutto qui? Vergogna, un dirigente dell’ufficio tecnico arrestato da oltre 15 giorni e nessuno intende approfondire sull’ arresto? Sulle autorizzazioni probabilmente illegittime,  rilasciate alla CISMA, su intermediazioni, sulla compravendita di terreni limitrofi alla discarica, sui viaggi fatti in America da politicanti melillesi che, offrivano soldi (pochi) ai proprietari dei terreni circostanti la discarica. Terreni in parte venduti ed in parte no per effetto del diniego opposto da parte di proprietari melillesi/americani, che per l’esigua offerta ricevuta, fiutando la truffa, hanno detto di no.

Alcuni amministratori politici locali disertando, qualcuno l’aula consiliare, qualcun altro non parlandone, qualcun altro ancora, non volendo dedicare un consiglio comunale apposito per l’inquinamento, che i cittadini melillesi hanno subito e subiscono ancora a causa della CISMA, sono convinti oramai, che il pesce piccolo è stato catturato, secondo loro il “meschino” ha la merda fino al collo e pertanto pensano, sono cazzi suoi.

Vergogna. Veramente vergogna, siamo scesi così in basso, che più giù di così non si potrebbe. Noi per esempio, siamo convinti che Salvatore Salafia, non sia altro che l’anello terminale di un comune, di una amministrazione comunale dedita al malaffare. Noi siamo convinti che dietro Salafia ci sono i pesci grossi della politica melillese. Salafia, nel commettere i reati per cui è stato arrestato, non poteva non avere complici all’interno della parte politica melillese, noi siamo sempre più convinti che tali e i tanti reati commessi, non siano altro che una abitudine nel manipolare le carte. Carte in parte scoperte dalla magistratura catanese.

Intanto Salafia è stato trasferito dal carcere di Piazza Lanza di Catania, al carcere dell’Ucciardone di Palermo, per ora si trova in isolamento, fino ad ora non ha potuto incontrare la sua famiglia. Noi speriamo che Salvatore Salafia parli, che Salvatore Salafia sveli tutto quello che ce da svelare. Noi speriamo che Salvatore Salafia per alleggerire la sua posizione faccia nomi e cognomi di quelli che lo hanno convinto/costretto  a commettere gli illeciti commessi, così facendo farà fare pulizia da parte della magistratura catanese, che sta scavando tra le dichiarazioni dei vari arrestati, sperando che questa sia la volta buona per fare piazza pulita, di quanti hanno amministrato e continuano ancora a farlo per sporchi e biechi interessi personali.

A Melilli bisogna fare pulizia, a Melilli i cittadini devono ritornare ad essere protagonisti e non succubi dei signorotti politici, a Melilli deve ritornare la politica del Bene comune.

Intanto ieri sera subito dopo l’inizio del consiglio comunale ci hanno pensato un gruppo di attivisti di Alternativa Libera capeggiati dalla dottoressa Mara Nicotra, candidata sindaco a Melilli, a far apparire alcuni striscioni con la scritta: “Siete la vergogna dei cittadini onesti, andate tutti a casa”.

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