“Dopo l’interrogazione parlamentare di Alternativa Libera sul caso Cisma, ci sono stati, da parte della magistratura arresti che hanno colpito  anche il comune di Melilli, accendendo i riflettori sull’amministrazione. Amministrazione che in questi ultimi cinque anni peggio di così non poteva fare. Il Sindaco e i suoi compagni di viaggio, da quando sono rientrati, poiché sospesi per 18 mesi dalla legge Severino per i reati commessi, non hanno fatto altro che sputtanarsi su qualsiasi situazione accaduta nel palazzo giocando a scarica barile, soprattutto su quest’ultimo affaire Cisma, continuando a mettere le mani avanti, cercando di far capire alla gente che le colpe sono sempre degli altri, vorremmo capire di chi, visto che tutti si considerano vittime, mentre io  penso che i carnefici dei cittadini di Melilli sono tutti annidati all’interno del municipio” . Così esordisce la dottoressa Mara Nicotra

“Salvatore Salafia, nipote del sindaco, nonché dirigente del VI settore urbanistica del comune di Melilli, di recente arrestato, proprio su questa vicenda, non poteva agire da solo! Perché la storia della discarica Cisma risale a 12 anni fa, al 2005, quando il sindaco di Melilli era Sorbello e l’assessore era Cannata. Quindi, Cannata, oggi, non può dire di non sapere nulla sull’ampliamento della discarica Cisma” Continua la Nicotra  Mi ricordo che con delibera n. 41 del 18/07/2005 del consiglio comunale di Melilli, dopo la protesta dei cittadini di Villasmundo, che non volevano la discarica, si approvava l’individuazione dell’area per la delocalizzazione della discarica Cisma di tipo 2B (rifiuti speciali pericolosi), da c.da Fornello Vitellaro di Villasmundo a contrada Bagali a Melilli.

Ricordo ancora che con ulteriore delibera n. 47 dell’1/09/2005, si pose un vincolo territoriale urbanistico delle zone “E” per la realizzazione di insediamenti industriali insalubri e altre discariche, ricadenti al di fuori del PRG dell’ASI, in tutto il territorio comunale rimarcando la promessa che la discarica Cisma sarebbe stata delocalizzata a Melilli e che quella di Villasmundo, invece, visto e considerato che era piena a zeppa di rifiuti tossici che avevano inquinato già le falde acquifere, sarebbe stata chiusa.

Ed invece? Non fu così. La discarica Cisma di Villasmundo è ancora aperta e continua ad inquinare, mentre la Cisma di Melilli è diventata la pattumiera d’Europa! E oggi sequestrata dalla procura di Catania”.

La Nicotra non si ferma più, anche perché già allora era in prima linea a difendere la salute dei cittadini contro gli aguzzini annidati all’interno del palazzo, e continua. – “Era mezzanotte quando la proposta venne approvata dal consiglio comunale con 15 voti favorevoli (Angelo Magnano, Filadelfio Balsamo, Biagio Iapichino, Giuseppe Monarca, Giuseppe Marchese, Ignazio Caruso, Alfredo Russo, Giuseppe Castro, Massimo Marchese, Guido Marino, Cinzia Gaudino, Sebastiano Emanuele, Sebastiano Vecchio e Sebastiano Sbona che si era assentato ma rientra proprio per la votazione),  uno contrario (Giuseppe Fargione). Assenti: Maria Concetta Torcasso, Arcangela Albanese, Corrado Blanco, Salvatore Midolo, Carmelo La Ruota)  Mi ricordo che quella notte, l’atmosfera era molto infuocata, anche perché io e i cittadini presenti in massa in aula protestavamo perché non volevamo la discarica, mentre gli assessori Giuseppe Cannata e Nuccio Scollo, anche se non potevano votare aizzavano i consiglieri a votare per l’approvazione della discarica. Su questa vicenda c’è da dire, soltanto, che non ci sono stati e non ci sono tutt’ora ne Santi ne Martiri”.

Con estrema lucidità la Nicotra incalza – “Che senso ha ora, scaricare la colpa sugli altri? se tutti sanno che il consiglio comunale è l’organo supremo deliberativo, superiore ai poteri della stessa giunta? Molti degli attori in negativo erano presenti allora, e sono presenti ancora, in questa amministrazione.  . Qui  si parla di risanamento ambientale dal 1985. Di area ad elevato rischio industriale dal 1988. In piena crisi ambientale dal 2002. Di bonifiche dal 2005. Di infiltrazioni mafiose da quando l’ex ministro Cancellieri, parlando del nostro territorio fortemente inquinato, fece sciogliere il comune di Augusta, quindi? Di che cosa vi state difendendo se è da  oltre 25 anni che siete seduti su quelle poltrone e continuate a farvi ancora i Fattacci Vostri?”

La Nicotra molto arrabbiata, perché sa che l’inquinamento ha mietuto e continua a mietere vite umane, conclude con un’altra bordata. -“Adesso mi auguro che si possa fare chiarezza anche sui rifiuti nucleari di Pasquasia smaltiti in maniera illecita a Melilli in territorio di Augusta a partire dal 1988, quando nel porto di Augusta venivano segnalate le prime navi. All’epoca il nostro sindaco era Sebastiano Sbona, e Giuseppe Cannata era consigliere insieme agli altri. Infatti, era già tutto noto, prova ne è che lo stesso Sorbello nel 2005 da sindaco affermava in quella stessa delibera che de localizzava la Cisma, la (n. 47 dell’1 aprile 2005), che: di fronte al cimitero di Melilli in territorio di Augusta dove già risultano scaricati rifiuti pericolosi … si sarebbe approvato, nella prossima Conferenza di servizi, il progetto di bonifica, evitando così l’inquinamento”.

Da allora ad ora avete sentito più parlare di questo? Non mi pare. Perché ora i melillesi dovrebbero rivotare ancora questi signori? Altro che ritorno al futuro. Fare ciò diventerebbe una regressione del presente”.

 

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