Siamo abituati oramai da tempo alla parola in inglese “Spending review” ed il significato oramai è noto anche a quelli che di inglese non ne masticano proprio nulla.
Con questo procedimento si analizza “più il come che il quanto” ovvero i capitoli di spesa di uno o più Enti che vengono passati al vaglio per vedere cosa può essere acquistato diversamente, oppure tagliato per scoprire se ci sono sprechi o casi di inefficienza.
Principio dell’operazione in linea teorica è quello di identificare spese che non contribuiscono a raggiungere gli obiettivi, che sono stati affidati alle diverse amministrazioni o che li raggiungono solo in maniera inefficiente a fronte di spese molto più alte del necessario..
L’insieme delle norme di finanza pubblica e quelle di gestione della spesa pubblica vengono inoltre analizzate per individuare eventuali modalità o strumenti di miglioramento della gestione e del controllo.
“È una situazione paradossale in cui la revisione della spesa (futura) viene utilizzata per facilitare l’introduzione di nuove spese. Naturalmente possono sussistere mille buoni motivi per alcune nuove spese. Ma se un comune illegittimamente decide di introdurre nuove spese dovrebbe contestualmente coprirle con tagli di spesa non lineare di pari entità, individuandoli per esempio tra le proposte di revisione della spesa già presentata in passato. Inoltre con questo atteggiamento si finge di dimenticare che mentre una revisione selettiva della spesa ha l’obiettivo di aumentare l’efficienza della pubblica amministrazione, a parità di prestazioni i tagli lineari possono produrre per alcuni servizi una inevitabile riduzione delle prestazioni.
Perché questa lunga premessa? Perche a Melilli da quando è ritornato illegittimamente Cannata, per questo signore, padrone del pastificio, tutto avviene in maniera contraria a tutte le logiche che regolano un’Amministrazione pubblica. Adesso il padrone del pastificio coadiuvato e suggerito, sulle azioni che svolge, dal sindaco ombra Nuccio Scollo e dai suoi sodali, cosa inventa? Un riordino di settori, in modo tale che tutti gli apicali possano rispondere ai suoi desiderati.
Con i ricatti più impensati e con due delibere la 278 del 11.12.2015 e la n. 285 del 15.12.2015 stravolge l’assetto dei vari settori, aggiungendone un altro. Passando così da sette ad otto, oltre ad abolire l’ufficio stampa. Qualcuno potrebbe pensare che ciò potrebbe essere propedeutico al buon funzionamento della macchina amministrativa, nella sostanza così non è, poiché l’ottavo settore viene costituito come se fosse un doppione del quinto, laddove Cannata non potendo ridurre alle sue ragioni il dirigente l’architetto Daniele Lentini, (che si rifiuta di approvare tutte le porcherie che giornalmente gli vengono richieste), che fa? Crea l’ottavo settore per trasferire l’architetto Lentini spogliandolo dal ruolo per poterlo sostituire con altro dirigente che possa accondiscendere ai voleri del padrone del pastificio. Pagare tutte le aziende vicino al cerchio magico, intimorire, minacciare, ritardare pagamenti per tutte le altre aziende che invece non si sono mai sottomessi ai voleri del “Satrapo”.
Praticamente a Melilli la “Spending review” (per il signor sindaco & soci) significa aggravio della spesa pubblica e non riduzione, così come sta accadendo in tutte le regioni ed i comuni d’Italia, anche il buon Crocetta che, sicuramente non ha brillato per una gestione oculata della spesa pubblica, ha adottato la Spending review, stabilendo che non possano sussistere settori dove non ci siano almeno sedici dipendenti.
Con la nuova pianta organica di Melilli i settori, piuttosto che diminuire (accorpando quelli sottodimensionati), aumentano facendo lievitare la spesa pubblica. Così i settori della nuova pianta organica: 1° Settore: Affari Generali, un dirigente con 28 dipendenti; 2° Settore: Servizi demografici e sociali, un dirigente con 24 dipendenti; 3° Settore: Polizia Municipale, un dirigente con 33 dipendenti; 4° Settore: Servizi, Tributi, Bilancio, un dirigente con 17 dipendenti; 5° Settore: Servizio Lavori Pubblici e Nuove Opere, un dirigente con 9 dipendenti; 6° Settore: Territorio, Urbanistica e Sportello Unico, un dirigente con 10 dipendenti; 7° Settore, un dirigente con 15 dipendenti; 8° Settore, un dirigente con 2 dipendenti. Ma non è strano quest’ultimo settore? Si fa un nuovo settore con 2 dipendenti? Ma come mai? Chi si vuole colpire? La cosa più scandalosa che si ravvisa è che il 5° sdoppiato , negli ultimi anni non ha intrapreso nessuna nuova iniziativa per capacità dirigenziale del capo settore. Alla faccia della Spending review il comune di Melilli si permette ancora di mantenere una grande disparità di impiegati in settori come il 6° dove, compreso il dirigente, vengono impiegati 11 persone, con la differenza che fino a cinque anni fa l’urbanistica esaminava ed esitava circa 900 progetti, mentre da qualche anno il carico di lavoro è sceso a meno di 150 in un anno.
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