Era il 10 giugno 2015 quando la sottoscritta in qualità di assessore alle emissioni del comune di Melilli comunicava, su richiesta di numerosi cittadini, alla protezione civile, prefettura, procura, sindaco F.F., Arpa e ex provincia regionale di Siracusa che nell’aria di Melilli si avvertivano odori molesti di derivazione industriale, facendo anche rilevare che tali odori destavano fastidio psicofisico alla cittadinanza e che anche la sera prima allarmavano i cittadini. Pertanto, si chiedeva a tali enti di attivare le procedure previste dal vigente protocollo di intesa al fine di risalire alla fonte, alla concentrazione e alla tipologia delle sostanze inquinanti in atto.
Ebbene, giorno 17 giugno la protezione civile di Melilli chiede per la seconda volta lumi alle industrie e sollecitandole, davano la solita risposta:”di non aver avere avuto nessun problema e che gli impianti erano stati in marcia regolare”.
Arpa invece comunicava che il 9 e 10 giugno i loro strumenti evidenziavano nell’aria del centro urbano di Melilli concentrazioni di inquinanti petroliferi (solforati e idrocarburi), alcuni, purtroppo, non ancora normati a livello di tossicità e cancerogenesi. Inoltre, secondo la direzione dei venti la fonte di emissione era indubbiamente riconducibile, secondo Arpa, a tutte le raffinerie della zona.
L’ex provincia regionale di Siracusa, alla quale la sottoscritta aveva fatto richiesta di dati e interconnessione centraline con il comune di Melilli, il 16 luglio 2015 rispondeva, allertando tutti i comuni del triangolo industriale, che le centraline di rilevamento qualità aria, per mancato rinnovo erogazione servizio di manutenzione, sarebbero state inattive per il monitoraggio a partire dal 15 luglio fino a rinnovo contratto di manutenzione (data ancora da destinarsi poiché tale spesa nel bilancio 2015 non viene prevista).
IL 24 luglio la sottoscritta organizza un tavolo tecnico con procura, provincia, Asp e Arpa per trovare una soluzione. Nell’ambito della discussione si verbalizza di trovare i fondi per la riattivazione delle centraline, l’interconnessione dati con il Comune di Melilli, aumento di controlli e monitoraggi di cui 3 mesi a Melilli, 3 mesi a Villasmundo e 3 mesi a Città Giardino. Da allora ad oggi nulla è stato rispettato, tra l’altro al rientro del sindaco sono stata silurata come assessore in quanto scomoda, ma ciò non toglie che, da parte di Arpa, Asp e provincia, non debbono essere rispettate le prescrizioni effettuate a suo tempo (parlo di due mesi fa).
Su questa vicenda sarò sempre vigile, ovviamente da libera cittadina esperta in problematiche ambientali poiché è inaccettabile che in un’area a rischio ambientale come la nostra non ci sono ne controlli ne strumenti di misura e chi inquina non paga mai! La salute dei cittadini va tutelata e non può essere posta sempre e solo in secondo piano!

Commenti

commenti

Scrivi

La tua email non sarà pubblicata