Dentro il palazzo Crescimanno, Mala tempora currunt,  il cielo è decisamente plumbeo, per Cannata non tira certo una bella aria. Il Sindaco non può più dirsi sicuro anche se le sue dichiarazioni in pieno stile “io sono io …  va bene …”, che da subito gli sono costate gli sfottò “Cannata può”, non lasciano trasparire ombra di preoccupazione sullo stato di salute della sua permanenza a capo dell’amministrazione, nonostante  se ne sia andato Sorbello e con lui la maggioranza dei consiglieri comunali, lasciandolo solo e per di più con una mozione di sfiducia che sarà discussa a metà mese di settembre e che nella migliore delle ipotesi metterà in ridicolo lo stesso Cannata e tutti quelli che sperano di poter superare la crisi, augurando a Sorbello la non capacità di sferrare il colpo di grazia a Cannata e a chi lo sostiene. Vorremmo capire chi gliela dà cotanta sicurezza a Cannata? Probabilmente gli viene da quei consiglieri dell’opposizione della prima ora che, abbaiando alla luna in questi due ultimi anni, hanno invocato le dimissioni di Cannata e lo hanno fatto in tutte le maniere possibili ed immaginabili compreso l’essersi  incatenati davanti al tribunale di Siracusa. Che spettacolo! Che teatrino! Che farsa! Legalità invocavano, legalità, mettendosi a posto una finta coscienza per far vedere che in fondo, in fondo in fondo, a Melilli esistevano gli oppositori di Cannata e forse anche quelli di Sorbello. Ora, invece, si filosofeggia attorno alla mozione di sfiducia e vuoi vedere che questi abbaiatori alla luna sorreggeranno Cannata? In fondo a chi non piace amministrare ed avere le mani in pasta nella casa di vetro, talmente trasparente che si sono anche accorti di telecamere nascoste dentro cassette di derivazione della corrente elettrica. E Sorbello che fa? Sorbello, che politicamente non è nato ieri, se gli dovesse riuscire il colpo della sfiducia  farebbe fuori Cannata e il presidente del consiglio comunale Sbona,  il quale ha fatto capire che non lo seguirà nell’avventura del voto di sfiducia. Noi della redazione siamo convinti che, Pippo Sorbello non sta nella pelle nel pensare che finalmente in un colpo solo farebbe fuori i Cannata e gli Sbona, due finti amici che lo hanno condizionato nel bene e nel male in questi ultimi dieci anni della politica melillese. Nessuno ha scordato le angherie dell’on. Iano Sbona fatte proprio a Sorbello nel momento in cui lo stesso si accingeva a candidarsi per le regionali. Sbona in quel momento non esitò a minacciarlo, facendogli credere che sarebbe stato pronto a scendere in campo e candidarsi in una lista diversa dall’UDC,  pur di intralciare l’elettorato melillese, che se ciò fosse accaduto sarebbe stato costretto a scegliere tra i due. Perché l’on. Sbona ricattava Sorbello? Perché in quel momento che ci si preparava per le amministrative avanzava la candidatura al posto del Cannata. Il Cannata, così, riuscì a spuntarla, proprio perché Sorbello attraverso lui tentò di sfilarsi dalle grinfie di Sbona,  pagando però, un prezzo troppo alto che consistette  nell’accordare Sbona padre e Sbona figlio, sistemando  il primo nel consiglio di amministrazione dell’IAS al posto suo,  e il secondo come assessore nella giunta Cannata  prima, per poi farlo nominare  presidente del consiglio comunale di Melilli poi, cedendogli il suo posto. A quanto pare questi signori la politica a Melilli la intendono della serie “o con noi  oppure sei fuori dal giro”. Adesso vedrete che uno dei prossimi candidati a Sindaco sarà proprio Salvo Sbona, che già sta preparando il piccolo Sebastiano (figlioletto) alla sua successione. Cosa è cambiato a Melilli in questi ultimi 20 anni? Nulla. Ancora una volta si continua a far politica attraverso grazia ricevuta tramandandosi le cariche politiche da padre in figlio, come se nel paese degli Iblei non ci fossero intelligenze al di fuori degli Sbona e dei Cannata, e degli Scollo. Li abbiamo visti all’opera, scarsi ma proprio scarsi e vorrebbero ancora farsi un altro giro.  E i cittadini? Impassibili? Forse anche soggiogati? Costretti,  da oltre 20 anni, di volta in volta, a scegliere tra il meno peggio. Finiamola con questa farsa. I cittadini e l’opposizione della prima ora vogliono Cannata o dimissionario oppure sfiduciato per il bene del paese. Se è così allora l’opposizione perché tentenna? Ora che i tempi sono maturi e l’obiettivo è comune? Intanto Cannata apparentemente sembra imperturbabile e per nulla preoccupato del domani, nonostante la spada di Damocle della sfiducia. Cannata è ancora convinto che le segreterie dei partiti dell’UDC e del PD possano fare la differenza, costringendo Sorbello ad accettare le sue condizioni, sottovalutandolo. Ma un’altra occasione come questa a Sorbello quando capiterà? Liberarsi in un solo colpo degli Sbona e dei Cannata è troppo allettante e vedrete che Sorbello non se la lascerà scappare.

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