“Confeuro giudica positivamente l’istituzione del servizio civile agricolo, presentato nel corso del G7 a Ortigia dai ministri dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida e da quello dello Sport, Andrea Abodi.

Il provvedimento, che entra adesso nella fase operativa e sperimentale con lo stanziamento di 7 milioni di euro, vedrà nel mese di ottobre la pubblicazione del relativo avviso per la progettazione dedicata agli enti. Insomma, siamo di fronte ad una bella iniziativa che potrebbe avvicinare i giovani al settore primario, visto e considerato che allo stato attuale la maggior parte dei ragazzi, crescendo in città, non ha alcuna cognizione di come si coltivi la terra o come siano curati i prodotti che mangiamo quotidianamente.

In questo contesto, dunque, il servizio civile agricolo può rappresentare sicuramente una proposta rilevante, che unisce la valorizzazione del settore agricolo con l’impegno sociale e la formazione dei giovani. Tuttavia, perché abbia un impatto duraturo e non si limiti a essere una semplice “azione spot”, è necessario un programma ad ampio respiro: dalla formazione continua al coinvolgimento delle imprese agricole, dagli incentivi economici a un costante monitoraggio dei risultati ottenuti, sia in termini di impatto sulle aziende agricole che sulla crescita personale e professionale delle giovani generazioni.

Per concludere, se il servizio civile agricolo sarà in grado di evolversi da una soluzione temporanea a un’iniziativa strutturata, potrà davvero divenire un motore di sviluppo per la nostra agricoltura e una possibilità formativa preziosa per avvicinare i ragazzi alla terra”.

Così, in una nota, Andrea Tiso, presidente nazionale di Confeuro, la Confederazione degli agricoltori europei e del mondo.

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